Il “Premio Ostana: scritture in lingua madre” è un appuntamento con le lingue madri del mondo a Ostana, paese occitano di 85 abitanti in Valle Po, ai piedi del Monviso. Per quattro giorni, ogni anno, Ostana diventa luogo di incontro per scrittori e poeti di tutto il mondo appartenenti alle lingue emergenti, dando vita a un vero e proprio festival di letteratura, arte, musica e cinema che fanno di Ostana un punto di ritrovo del multilinguismo, della scrittura e dell’arte.
Il “Premio Ostana” nasce con l’obiettivo di celebrare e preservare la biodiversità culturale dell’umanità e si lascia guidare dallo spirito di convivència, parola trobadorica che significa “l’arte di vivere insieme in armonia” e che si traduce in una rassegna nella quale gli artisti sono sempre a stretto contatto col pubblico, libero di partecipare e interagire. Grazie agli ospiti invitati ogni anni dal Premio è possibile ascoltare il suono di lingue poco diffuse che si rischia di perdere, per scoprire attraverso di esse le storie passate e presenti dei popoli che le parlano.
Il Sindaco di Ostana, Giacomo Lombardo, racconta il Premio con queste parole:
"Ovviamente le condizioni della lingua maltese non sono quelle della lingua grika, né quelle della lingua yoruba sono pari alla lingua basca o al curdo; o ancora la situazione in cui versa il tibetano non è paragonabile alle lingue shuar o huave dell’America latina, ma il Premio Ostana nella sua originalità e unicità, ha il coraggio metterle insieme, tutte sullo stesso piano, assegnando a ognuna lo stesso valore etico-culturale, facendole quindi convivere in un Festival della diversità linguistica che è anche conoscenza di donne e uomini di mondi diversi o lontani e del loro territorio."
Il Premio è, appunto, un’occasione importante di incontro, riflessione e condivisione, per mettere in comunicazione tra loro autori di lingua minoritaria e dare vita a una rete, ogni anno più diffusa, che possa rivendicare i propri diritti linguistici che, indipendentemente dalla lingua parlata, sono universali e costituiscono un valore per l’umanità intera.
Nelle sette precedenti edizioni il Premio Ostana ha dato voce a Friulano, Sloveno, Cimbro, Ladino, Armeno, Sardo, Tibetano, Basco, Rromani, Tutunaku, Catalano, Huave, Bretone, Sami, Ebraico, Maltese, Corso, Cheyenne, Curdo, Maori, Galiziano e - chiaramente - l'Occitano. Lo scorso si sono incontrati a Ostana intellettuali di lingua madre provenienti dall'Ecuador (lingua Shuar), dalla Nigeria (lingua Yoruba), dai Paesi Baschi (lingua Euskera), dalla Frisia (lingua Frisone), dalla Grecìa salentina (lingua grika).
Dice Ines Cavalcanti di Chambra d’oc, curatrice:
"Il premio è anche e soprattutto un festival dei diritti linguistici. La diversità linguistica, come tutte le biodiversità, è a repentaglio e va difesa. Costruiamo ogni anno un programma chiaro: invitiamo persone che non sono soltanto poeti e scrittori, ma prima di tutto paladini delle lingue minoritarie che attraverso il loro lavoro contribuiscono a diffondere. Il Premio diviene quindi naturalmente un punto di riferimento, che fa rete con altri eventi nel mondo, come ad esempio festival letterari in Nigeria, a Oslo, in India o anche in Italia, come "Ritratti di Poesia" che si tiene a Roma. Questa rete permette di far conoscere il premio, di far circolare gli scrittori e allo stesso tempo di dare risalto al comune di Ostana e alla sua lingua, l'occitano."