A Ostana, il crollo demografico del secondo dopoguerra fu emblematico: da oltre 1000 abitanti il piccolo borgo cuneese arrivò a contare appena 5 residenti effettivi negli anni Settanta, mentre il baby boom portava nuova economia nelle località montane che si attrezzavano per attrarre il nuovo pubblico degli sciatori. Non così a Ostana, dove un’amministrazione contraria alla cementificazione osteggiò la realizzazione di impianti e nuove costruzioni.
Nell’immediato, questa scelta poté apparire come la grande occasione persa per invertire un destino che appariva ormai segnato.
Ma il tempo è ottimo giudice e in pochi decenni il turismo dei grandi numeri mostrò le prime fratture, aprendo a riflessioni sulla necessità di interventi a misura dei luoghi e dell’uomo.
Lontano delle località deturpate dalla cementificazione, Ostana iniziò a riflettere orgogliosamente sul valore di una montagna autentica, rimasta così come gli ostanesi l’avevano lasciata prima di scendere a valle.
Era un paese annichilito nello spirito e nella comunità ma aperto alla riflessione per la costruzione di uno sviluppo sostenibile, che aprisse le porte al reinsediamento primario delle famiglie e a nuove attività produttive.
Reinsediamento e nuova economia rappresentano i cardini della politica degli ultimi trent’anni, misurabili nel progressivo aumento dei residenti, delle attività e delle manifestazioni svolte a Ostana.
Perché la montagna potesse vivere secondo una logica diversa dalla legge dei grandi numeri occorreva puntare sull’ambiente e la cultura, elementi in grado di valorizzare la quiete delle terre alte facendone luoghi del pensiero.
In questo solco ha avuto origine il premio internazionale “Ostana- Scritture in lingua madre (Lenga Maire)”, giunto alla VIII edizione compiuta (anno 2016) e divenuto nel tempo manifestazione di indiscusso rilievo nel panorama delle lingue minoritarie, con ospiti da Tibet, Armenia, Amazzonia.
A lato dell’appuntamento annuale del Premio Ostana, sono andate affermandosi un numero crescente di iniziative e manifestazioni, come la Scuola di Cinema dei registi Fredo Valla e Giorgio Diritti, attualmente alla terza edizione. Gruppi di escursionisti, e associazioni ambientaliste scelgono sempre più spesso Ostana come meta di escursioni e soggiorni.